Abstract
Un sottufficiale anconetano internato in Germania durante la Seconda guerra mondiale tiene un diario negli ultimi mesi di permanenza in un campo di lavoro. Nei suoi appunti quasi quotidiani racconta le dure condizioni di vita dei prigionieri tra fame e privazioni, ma propone anche pensieri e riflessioni di più ampio respiro sul conflitto e sui suoi protagonisti, dà voce agli stati d'animo dei soldati ora privati della libertà e dell'umanità e prova a guardare al futuro dopo essere sopravvissuti a tante difficoltà. La cronaca degli eventi bellici e dell'avanzata degli alleati dà speranza di essere presto liberati e quando questo avviene nell'aprile del 1945 all'iniziale euforia seguono lunghi giorni di attesa per il rimpatrio, che giunge per lui soltanto nel mese di agosto.
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Memoria
Consistenza
94 p.
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 1
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Allegati
Tempo della scrittura
1945 -1945
Estremi cronologici
1943 -1945
Provenienza geografica
Ancona
Soggetti
Parole chiave
Personaggi straordinari
Luoghi del racconto
Anno
2023
Premio Pieve
Finalista
Collocazione
DG/23
Sezione
Conc/2023