Abstract
Durante la Seconda guerra mondiale una giovane lascia l'Italia e si reca a Vienna per lavorare. Nella capitale austriaca trascorre mesi durissimi, tra stenti, emarginazione, lavori massacranti e clandestinità e, soprattutto, continui bombardamenti. Le sue giornate scorrono tra incursioni aeree, turni disumani nelle cucine dei ristoranti, malattie che si abbattono su un corpo ridotto allo stremo. Dopo l'entrata dei russi in città, scappa e si mette in cammino con la speranza di poter presto fare ritorno a casa. Inizia così per lei un viaggio complicatissimo che si snoda tra Austria, Germania e Italia, fatto di lunghe marce a piedi e tratti percorsi in treno o con passaggi di fortuna.
Più volte in pericolo di vita, sopravvive in condizioni estreme ma riceve anche solidarietà e aiuto. Il superamento del confine italiano non mette fine alle sue difficoltà: attraversare l’Italia del Nord da Bolzano a Milano nella seconda metà dell’aprile 1945, con le truppe tedesche in ritirata e la resa dei conti nell’aria, è un’impresa disseminata di pericoli. Il suo lungo calvario termina il 6 maggio 1945 con l’arrivo a Milano, dove impiega qualche giorno a recuperare le forze e un aspetto fisico dignitoso prima di ritrovare l’abbraccio commosso della madre e del fratello.
Tipologia testuale
Memoria
Consistenza
52 p.
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 1
Dattiloscritto: 3
Allegati
Tempo della scrittura
1945 -1947
Estremi cronologici
1944 -1945
Provenienza geografica
Belluno/provincia
Soggetti
Parole chiave
Luoghi del racconto
Anno
2023
Premio Pieve
Finalista
Collocazione
MP/23
Sezione
Conc/2023