Abstract
Nel 1939 un funzionario romano del Ministero dell'Educazione in servizio in Albania come consigliere permanente inizia a scrivere un diario della propria esperienza lavorativa, che prosegue poi nel Sud Italia e nella capitale. La caduta del fascismo e le vicende che scaturiscono dall'armistizio dell'8 settembre 1943 e della successiva occupazione tedesca generano in lui una progressiva presa di coscienza, che dopo il suo rifiuto di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e culmina nel definitivo e irrevocabile abbandono dell'attività politica quando nella primavera dell'anno successivo apre una libreria. Il suo diario testimonia, oltre alle vicende personali e professionali, alcuni dei fatti più drammatici che si consumano nella Roma occupata e racconta le molteplici sofferenze patite dalla popolazione, tra i soprusi tedeschi e i bombardamenti alleati.
Tipologia testuale
Diario
Consistenza
84 p.
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 1
Dattiloscritto: 3
Allegati
Tempo della scrittura
1939 -1944
Estremi cronologici
1939 -1944
Provenienza geografica
Roma
Soggetti
Parole chiave
Eventi straordinari
Personaggi straordinari
Luoghi del racconto
Anno
2024
Premio Pieve
Finalista
Collocazione
DG/24
Sezione
Conc/2024