Abstract
Già incarcerato durante il ventennio per la sua aperta ostilità al regime, ormai diventato sindaco del suo comune di residenza, un antifascista milanese viene nuovamente messo in prigione con l'accusa di omicidio. Le 55 lettere spedite dal carcere di San Vittore sono un colloquio quotidiano con la famiglia e un modo di ribadire la sua innocenza.
Tipologia testuale
Epistolario
Consistenza
pp. 130
Circostanze di produzione
Incarcerazione
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 1
Dattiloscritto: 2
Allegati
Tempo della scrittura
1952 -1953
Estremi cronologici
1952 -1953
Provenienza geografica
Lodi/provincia
Soggetti
Luoghi del racconto
Anno
1989
Collocazione
E/89