Abstract
Un novello sottotenente italiano vince il concorso al Ministero della giustizia e viene inviato a Fiume come direttore delle carceri. Qui conosce l'amore e vive serenamente costruendosi una famiglia, fino al 1940. Arruolato in seguito allo scoppio della guerra, partecipa all'invasione della Jugoslavia e vede intorno a se la tragica persecuzione dei serbi da parte degli ustascia di Ante Pavelić. In seguito alla presa della Dalmazia viene impiegato a Spalato, in congedo illimitato, per organizzare i servizi penitenziari nel nuovo territorio. Vive i tragici eventi successivi all'8 settembre 1943, militari e civili italiani allo sbando, perseguitati su due fronti: dai militari tedeschi, alleati fino a poco tempo prima, e dai partigiani iugoslavi decisi a scacciare chi aveva occupato le loro terre. Riuscirà a rientrare in Italia con la famiglia, ove vivrà gli ultimi mesi della guerra.
Tipologia testuale
Memoria
Consistenza
pp. 311
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Tempo della scrittura
1989
Estremi cronologici
1937 -1945
Provenienza geografica
Messina/provincia
Soggetti
Parole chiave
Eventi straordinari
Personaggi straordinari
Luoghi del racconto
Anno
1992
Collocazione
MG/92
Sezione
Conc/92