Abstract
Un ingegnere di origine ebraica è costretto dalle persecuzioni razziali a espatriare in Svizzera. Durante i due anni di esilio lavorerà nei campi e al taglio dei bosco. Il suo spirito sensibile si placherà solo dopo che gli verrà concesso di organizzare concerti di musica da camera, essendo lui violinista. E l'amatissima madre, rimasta in Italia, non ci sarà più ad attenderlo al ritorno, poiché è morta ad Auschwitz.
Tipologia testuale
Diario
Consistenza
pp. 322
Circostanze di produzione
Guerra
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Tempo della scrittura
1943 -1945
Estremi cronologici
1943 -1945
Provenienza geografica
Ancona
Soggetti
Eventi straordinari
Personaggi straordinari
Luoghi del racconto
Anno
1999
Collocazione
DG/99