Abstract
Tragicomico groviglio di ricordi, scritti come vengono alla mente, senza sosta. Prima fattorino al tribunale, poi cameriere, portiere di notte, coltivatore diretto e, infine, impiegato alle poste: tutta una vita raccontata con gusto per la provocazione, senza disdegnare un lungo elenco di malattie e una disquisizione sulla propria conversione religiosa.
Tipologia testuale
Autobiografia
Consistenza
pp. 59
Circostanze di produzione
Per la partecipazione al Premio Pieve e su consiglio di amici
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Tempo della scrittura
1998
Estremi cronologici
1933 -1998
Provenienza geografica
Avellino
Soggetti
Luoghi del racconto
Anno
1999
Collocazione
MP/99