Abstract
L'autore, in terza persona, racconta la sua adolescenza solitaria a Torino. La guerra, i bombardamenti, lo sfollamento, i rifugi, sono per lui un modo inconsciente per evadere dalla quotidianità , dove il padre, per proteggerlo dall'influenza del fascismo, gli fa da maestro e professore. Tenta la fuga da casa nel 1944, e si unisce ai partigiani, per una sola notte. Il padre riesce a ritrovarlo e riportarlo a casa.
Tipologia testuale
Memoria
Consistenza
pp. 19
Circostanze di produzione
Per la partecipazione al Premio Pieve
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Estremi cronologici
1942 -1944
Provenienza geografica
Vercelli
Soggetti
Parole chiave
Luoghi del racconto
Anno
2002
Collocazione
MG/02