Abstract
Lo scambio di lettere tra un tipografo milanese e una giovane immigrata turca di cui si è innamorato e da cui attende il secondo figlio. Sullo sfondo delle leggi razziali, lei è detenuta nel carcere di San Vittore, perchè appartiene ad una minoranza etnica, e vive con la speranza della prossima scarcerazione; lui lavora alacremente per provvedere alla famiglia e per cercare, presso le ambasciate, appoggi per permettere alla giovane e ai loro figli, di uscire dall'incubo di carceri e orfanotrofi.
Tipologia testuale
Epistolario
Consistenza
pp. 36
Circostanze di produzione
Per scopi personali
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Originale autografo: 1
Tempo della scrittura
1933 -1944
Estremi cronologici
1933 -1944
Provenienza geografica
Turchia
Informazioni bibliografiche dei testi presenti in sede
In: "Notti insonni e porte chiuse"/Natalia Cangi (a cura di) - in "Primapersona" n17, Anno IX, pp. 100-102
Soggetti
Parole chiave
Luoghi del racconto
Anno
2002
Collocazione
E/02