Abstract
Un detenuto nel carcere di Pisa ripercorre la sua intensa vita, segnata dalla perdita prematura del padre e dall'ingresso in collegio: alla perenne ricerca di affetto e comprensione, commette piccoli furti ed entra nella tossicodipendenza. Dopo essersi sposato ed essere diventato padre, cerca di disintossicarsi, ma la sottrazione della figlia da parte dei servizi sociali e l'impossibilità di rivederla, lo spingono ad abbandonare la comunità e a ricominciare una vita di emarginazione.
Tipologia testuale
Autobiografia
Consistenza
pp. 23
Circostanze di produzione
Su consiglio di Athe Gracci
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Originale autografo: 1
Tempo della scrittura
2002
Estremi cronologici
1957 -1995
Provenienza geografica
Oristano
Informazioni bibliografiche dei testi presenti in sede
In: "Biographie et mythobiographie de soi l'imaginaire de la souffrance dans l'ecriture autobiographique"/Orazio Maria Valastro. Tesi di dottorato.
Soggetti
Parole chiave
Luoghi del racconto
Anno
2003
Collocazione
MP/03