Abstract
I primi venti anni di vita di un'insegnante in pensione sono segnati dalla miseria, causata dalla volontà del padre di non subire le angherie degli squadristi del fascismo. Le giornate della bambina sono scandite dai faticosi lavori domestici e dalla scuola, frequentata con passione. Il padre va volontario in Africa Orientale, stremato dai ricatti dei fascisti. Quando si trasferiscono nell'entroterra lucchese, l'uomo trova un lavoro, vanno ad abitare in una casa decorosa e trovano la tranquillità economica; la guerra con i suoi orrori intacca la serenità ritrovata. In terza persona.
Tipologia testuale
Memoria
Consistenza
pp. 100
Circostanze di produzione
Per la partecipazione al Premio Pieve - Su consiglio di amici e/o famigliari
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Tempo della scrittura
2001 -2002
Estremi cronologici
1925 -1945
Provenienza geografica
Lucca/provincia
Informazioni bibliografiche dei testi presenti in sede
In: "La guerra e la violenza nelle memorie femminili conservate presso l'Achivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano"/Lisa Pellegrino. Tesi di laurea.
Soggetti
Parole chiave
Luoghi del racconto
Anno
2003
Collocazione
MP/03