Abstract
Aperta da un lungo quadro genealogico, in cui si racconta di una famiglia che emigra e poi torna dall'Uruguay, l'autobiografia di una pensionata lucchese racconta principalmente il mondo armonico della propria infanzia e adolescenza. Gli entusiasmi fascisti e poi il dramma della seconda guerra mondiale corrono paralleli al disgregarsi della famiglia, provata da lutti (due fratelli, entrambi militari, muoiono precocemente) e da problemi ereditari. L'incontro con la religione ebraica, il secondo matrimonio, e il ritorno al paese natale, danno all'autrice la serenità a lungo inseguita. Quasi una saga romanzesca, scritta in terza persona.
Tipologia testuale
Autobiografia
Consistenza
pp. 384
Circostanze di produzione
Per la partecipazione al Premio Pieve
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Tempo della scrittura
1977 -2000
Estremi cronologici
1927 -1997
Provenienza geografica
Lucca/provincia
Informazioni bibliografiche dei testi presenti in sede
"Il ponte delle catene"/Anna M. Caredio Benayà. Roma: Artemide Edizioni, 2004. In: "Scenari di guerra, parole di donne"/Patrizia Gabrielli. Bologna: il Mulino, 2007. In: "Il popolo del Duce"/Christopher Duggan. Bari: Editori Laterza, 2012.
Soggetti
Parole chiave
Eventi straordinari
Personaggi straordinari
Luoghi del racconto
Anno
2003
Collocazione
MP/03