Abstract
Le vicissitudini di un contadino abruzzese che, catturato dagli inglesi mentre è in Libia, sopravvive alla prigionia ricamando immagini sacre: "l'attività del ricamo mi salvò dai pensieri che resero molti miei compagni pazzi". Tornato in Italia nel 1946, si forma una famiglia e, lavorando la terra e allevando bestiame, si costruisce una casa propria.
Tipologia testuale
Autobiografia
Consistenza
pp. 61
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Tempo della scrittura
1996
Estremi cronologici
1914 -1996
Provenienza geografica
Teramo/provincia
Informazioni bibliografiche dei testi presenti in sede
In: "Lo sguardo lontano - L'italia della Seconda guerra mondiale nella memoria dei prigionieri di guerra"/Lorenzon Erika. Venezia: Edizioni Ca' Foscari, 2018.
Soggetti
Parole chiave
Luoghi del racconto
Anno
2002
Collocazione
MP/Adn2