Abstract
Nei giorni in cui Roma è città aperta, una giovane dell'alta borghesia tiene un diario a cui confessa di voler partire come volontaria per difendere la Repubblica Sociale. Cambia idea dopo "l'occupazione anglo-americana" quando il padre, che era un alto funzionario del Fascismo, si dichiara fedele al re e a Badoglio. Tutto quel che segue è una memoria scritta nel 2000: l'autrice ricorda la sfortunata carriera di attrice, la professione di guida turistica, un matrimonio finito male, la conversione al buddismo.
Tipologia testuale
Autobiografia
Tipologia secondaria
Diario
Consistenza
pp. 120
Circostanze di produzione
Per la partecipazione al Premio Pieve - Per partecipare ad altra iniziativa
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Tempo della scrittura
1944 -2001
Estremi cronologici
1924 -2001
Provenienza geografica
Roma
Informazioni bibliografiche dei testi presenti in sede
In: "Zitti un po'"/Loretta Veri (a cura di) - in "Primapersona" n. 13, dicembre 2004, pp. 59-68. In: "La guerra è finita"/Virginia Fiorella Rossi - in "Primapersona" n. 29, marzo 2015, pag.103.
Soggetti
Parole chiave
Eventi straordinari
Personaggi straordinari
Luoghi del racconto
Anno
2004
Premio Pieve
Lista d'onore
Collocazione
MP/04
Sezione
Conc/04