Abstract
Nella lettera a un'assistente volontaria del carcere in cui è rinchiuso, l'infanzia sbagliata del figlio di due tossici romani, che cresce in una roulotte, e vede morire di overdose la madre, e di tumore il padre. E' molto giovane quando sta per diventare padre anche lui e, per mettere insieme qualche soldo, accetta una commissione poco chiara che gli comporterà la reclusione a Pisa.
Tipologia testuale
Autobiografia
Tipologia secondaria
Epistolario
Consistenza
pp. 54
Circostanze di produzione
Su consiglio di Athe Gracci
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Originale autografo: 1
Tempo della scrittura
2003 -2003
Estremi cronologici
1982 -2003
Provenienza geografica
Roma
Soggetti
Parole chiave
Luoghi del racconto
Anno
2004
Premio Pieve
Lista d'onore
Collocazione
MP/04
Sezione
Conc/04