Abstract
"Pagine ascoltate il mio pianto, se pianto può esservi ancora tra le mie palpebre aride". Il sofferto soliloquio di una donna rimasta sola dopo la morte del marito e del figlio, come tentativo per trovare consolazione al dolore.
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
poesie - ricordi
Consistenza
pp. 590
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Allegati
Tempo della scrittura
1963 -1996
Estremi cronologici
1950 -1996
Provenienza geografica
Perugia/provincia
Soggetti
Parole chiave
Luoghi del racconto
Collocazione
DP/Adn