Abstract
Nella memoria di un siciliano emigrato in Australia, il duro lavoro per costruire una casa per la famiglia e darle quell'agiatezza che non ha avuto lui da giovane, corre parallelo al dolore per la malattia del figlio più piccolo: nato con una malformazione cardiaca, muore a quattro anni, lasciando un grande vuoto nei genitori. L'affetto dei cognati e degli amici permetterà loro di ritrovare un po' di serenità e di dedicarsi agli altri due figli.
Tipologia testuale
Memoria
Consistenza
pp. 193
Circostanze di produzione
Per la partecipazione al Premio Pieve. Per partecipare ad altra iniziativa
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 9
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 1
Formato Digitale: 1
Tempo della scrittura
1987 -1995
Estremi cronologici
1977 -1984
Provenienza geografica
Caltanissetta/provincia
Informazioni bibliografiche dei testi presenti in sede
In: www.archiviodiari.it/finalisti 2006/sbirziola.html In: "Diari, vince la storia di un emigrante"/Anonimo - in "Corriere di Arezzo", 18 settembre 2006. In: "Una casa in Australia"/Beppe Del Colle - in "Il Nostro Tempo", 1 ottobre 2006, pag. 9 In: "La memoria e il dolore di un emigrato italiano"/Antonio Gibelli - in "Il Secolo XIX", 9 ottobre 2006. In: "L'Italia si racconta"/Marcello Teodonio - in "Liberetà" n11, novembre 2006, pp. 28-29. "Un giorno è bello e il prossimo migliore"/Antonio Sbirziola. Milano: Terre di Mezzo, 2007. In: "Diari che diventano libri"/Alessandro Artini - in "Primapersona" n. 18, anno IX, pag. 90.
Soggetti
Parole chiave
Luoghi del racconto
Anno
2006
Premio Pieve
Vincitore
Collocazione
MP/06