Miriam mia

Abstract

Un brillante studioso, appassionato di botanica, nel 1952 è ad Algeri per una campagna geo-cartografica, dopo aver lavorato tre anni a Montpellier. In Nord Africa riceve la lettera di Myriam, una giovane in cerca di lavoro. Leo risponde cortesemente e tra i due si innesta una corrispondenza epistolare che si fa sempre più intensa e che, tre anni più tardi, si concluderà nel matrimonio. All'amata Myriam, Leo confida le difficoltà lavorative, derivanti dalla mancanza del titolo accademico. Trasferitosi a Bergamo presso una stazione sperimentale, tenterà di regolarizzare i suoi studi, ma un male raro e incurabile segnerà il suo destino.

Informazioni bibliografiche dei testi presenti in sede

In: www.archiviodiari.it/finalisti 2008/ferlan.html In: "Leo Ferlan, lettere alla moglie Miriam Colautti"/Anonimo - in "Il Messaggero del Lunedi", 15 settembre 2008. In: "Alle lettere di Leo Ferlan il Premio Pieve"/Sandro Scandolara - in "Il Piccolo", 15 settembre 2008. In: "Leo e Miriam, un amore sbocciato su carta tra Udine e Algeri"/Camilla De Mori - in "Il Gazzettino", 15 settembre 2008, pag. 8. In: "Amore e botanica nelle lettere di Leo Ferlan"/Lucia Leonessi - in "Corriere della Sera", 16 settembre 2008. In: "Dolcissime lettere a Miriam, da Leo"/Beppe Del Colle - in "Il nostro tempo", 28 settembre 2008. In: "Leo, il botanico pieno d'amore"/Beppe Del Colle - in "Famiglia Cristiana", 28 settembre 2008, pag. 99. "La geometria dei sentimenti"/Leo Ferlan. Milano: Terre di Mezzo, 2009 In: "La geometria dei sentimenti"/Daniela Scancella - in "Primapersona" n 22, giugno 2010, pag. 104 In: "Quando non c'è bandiera"/Silvia Bragagni (a cura di) - in "Primapersona" n 24, giugno 2011, pp. 38. In "La vita è un sogno"/Leo Ferlan - Milano: Il Saggiatore 2016, pag.353.41

Luoghi del racconto