Abstract
Unica femmina di sei figli l'autrice vive emarginata fin dall'infanzia per problemi di udito. Una vita di ristrettezze economiche ed affettive segnata dalle liti tra i genitori, dall'affidamento agli zii di Torino, dalle violenze, dal dramma del terremoto e dalla morte della madre. Le conquiste maschili, la fuga con il fidanzato scelto dalla madre ed il conseguente matrimonio riparatore, l'inizio di una vita senza pensieri a fianco del figlio e del marito. Il racconto prosegue con il ricordo delle settimane passate da sola, il desiderio di compagnia e l'accoglienza in casa prima della cognata e poi di un'amica con tre figli: da qui deriva il riavvicinamento con il padre della figlia secondogenita, il divorzio dal marito, il vizio dell'alcool, la dipendenza dalla droga. Nel frattempo altre due gravidanze e altri problemi derivati dall'incertezza di vivere con lavori precari. Nella seconda parte l'autrice affida alle pagine di un'agenda il suo grido di dolore e le sue speranze per un futuro più sereno.
Tipologia testuale
Autobiografia
Tipologia secondaria
Memoria
Consistenza
88 p. + 209 p.
Circostanze di produzione
Su consiglio di Luigi Del Pezzo
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Originale autografo: 1
Integrazione
Tempo della scrittura
2009 -2011
Estremi cronologici
1965 -2011
Provenienza geografica
Salerno/provincia
Soggetti
Parole chiave
Eventi straordinari
Luoghi del racconto
Anno
2010
Premio Pieve
Lista d'onore
Collocazione
MP/10
Sezione
Conc/10