Abstract
Uno studente ungherese di diciassette anni desidera perfezionare il suo italiano e un geometra ventenne di Firenze risponde all'appello: nasce così l'amicizia tra i due protagonisti dell'epistolario. Un'amicizia che dura tutta la vita. Una corrispondenza che accompagna nel tempo, dal 1948 al 1998, la crescita dell'ingegnere Goda e dell'architetto Marchiani, da giovani universitari a mariti, a padri e a professionisti realizzati. Due vite a mille chilometri di distanza scorrono in simbiosi con il proposito di non parlare di politica per non intaccare il rapporto. Nel tempo, solo pochi incontri di persona, sempre in Italia. Lettere che si fanno sempre più profonde e personali e, per Giorgio, sempre più tristi e malinconiche dopo che, il 30 dicembre 1992, muore la moglie Clara, l'amore di una vita.
Tipologia testuale
Epistolario
Consistenza
pp. 259
Circostanze di produzione
Per scopi personali
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 1
Originale autografo: 1
Formato Digitale: 1
Allegati
Tempo della scrittura
1948 -2008
Estremi cronologici
1948 -2008
Provenienza geografica
Ungheria; Firenze
Soggetti
Parole chiave
Eventi straordinari
Luoghi del racconto
Note Pubbliche
Finalista; Premio miglior originale.
Anno
2010
Premio Pieve
Finalista
Collocazione
E/10
Sezione
Conc/10