Abstract
Cronaca della prigionia di un sergente maggiore genovese, classe 1912, richiamato negli Alpini allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Seicento giorni che hanno inizio all'indomani dell'Armistizio e che si concludono il 24 aprile del 1945 allorché decide, con altri compagni di sventura, di provare a rientrare in patria con i propri mezzi. Mesi di stenti, fame e freddo, di espedienti per sopravvivere, di speranze e illusioni, trascorsi a spalare neve e bonificare frane tra la Germania e la Polonia, a lavorare in officina e togliere macerie da una Monaco di Baviera martoriata e continuamente attaccata dall'aviazione alleata. Mesi di angoscia e poi l'arrivo, sempre più palese, degli alleati e la risoluzione di tornare, in veste di ex internato civile, nella sua Genova, dove l'attendono la moglie e la figlia.
Tipologia testuale
Diario
Consistenza
pp. 140
Circostanze di produzione
Seconda guerra mondiale
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Tempo della scrittura
1943 -1945
Estremi cronologici
1943 -1945
Provenienza geografica
Genova
Soggetti
Luoghi del racconto
Anno
2010
Collocazione
DG/10
Sezione
Conc/10