Abstract
Un soldato di Pordenone, arruolato a Firenze, viene arrestato con altri commiltoni dai tedeschi dopo l'8 settembre 1943, e condotto prigioniero in Germania, dove lavora in una fabbrica di locomotive. Racconta le atrocità, gli stenti e i soprusi subiti di quel periodo, anche da parte di altri italiani. Il 27 luglio del 1944 molti di loro vengono considerati civili e l'autore da una memoria di questo periodo, poi ritorna a scrivere le pagine del diario nell'attesa che arrivino i Russi a liberarlo. Dopo altri mesi di attesa nei campi di prigionia è ricondotto in Italia.
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Memoria
Consistenza
pp. 331
Circostanze di produzione
Seconda guerra mondiale
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Originale autografo: 1
Allegati
Tempo della scrittura
1943 -1945
Estremi cronologici
1943 -1945
Provenienza geografica
Pordenone/provincia
Soggetti
Parole chiave
Luoghi del racconto
Anno
2011
Collocazione
DG/11
Sezione
Conc/11