Abstract
Lucia, una giovane insegnante di francese palermitana, inizia il suo epistolario con il fidanzato Ugo nel 1918, che si protrae fino al 1920, quasi alla soglia del loro matrimonio, per riprendere nel 1922, quando con il figlio piccolo si trasferisce per una supplenza di lavoro a Piazza Armerina. Nella prima parte esprime al ragazzo il suo amore e il desiderio di formare una famiglia unita e felice: nella seconda emergono le ombre di questa unione, che lei ha voluto e difeso. Il marito non risponde infatti sollecitamente alle lettere e i toni amorosi si attenuano per lasciare spazio a parole più dure che fanno trasparire la sofferenza dell'autrice. Al suo ritorno a Palermo hanno altri due figli ma morirà di tifo nel 1926, a soli 29 anni: il marito risposa la sorella Clelia che fa da madre ai tre bambini.
Tipologia testuale
Epistolario
Consistenza
pp. 239
Circostanze di produzione
Per scopi personali
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale autografo: 1
Tempo della scrittura
1918 -1926
Estremi cronologici
1918 -1926
Provenienza geografica
Palermo
Soggetti
Parole chiave
Luoghi del racconto
Anno
2011
Premio Pieve
Lista d'onore
Collocazione
E/11
Sezione
Conc/11