Abstract
Soldato addetto al vettovagliamento nel 1940 l'autore è di stanza ad Albenga (SV) di supporto alle truppe impegnate nel fronte francese. Dopo il ritorno alla caserma base a Spoleto (PG) si imbarca per l'Albania operando in seconda linea a Paraboar. Vive il fronte contro i soldati greci all'ombra delle pendici del Bregu Juliei, assistendo alla visita del Duce per sollevare lo spirito dei soldati. Descrive l'eroismo degli alpini della Brigata Julia, i percorsi con i muli fra il tremendo fango argilloso, la situazione militare e la guerra di posizione contro i Greci. Dopo la ritirata dei Greci è assegnato al fronte jugoslavo, vivendo più da vicino la durezza degli scontri con i partigiani di Tito. Fra la crudeltà dei titini, rivolte non solo ai nemici italiani ma anche ai compatrioti, e le rappresaglie italiane arriva la licenza alle soglie dell'8 settembre 1943. Qui realizza che è il momento di abbandonare tutto e tentare di tornare a casa: questa decisione gli evita la deportazione in Germania e gli consente di rientrare in Italia dove presta servizio presso l'intendenza di Finanza, scampando miracolosamente al bombardamento di Sangemini. Evita di essere ingiustamente condannato come collaborazionista, venendo invece riconosciuto, senza esserlo stato, partigiano.
Tipologia testuale
Memoria
Consistenza
90 p.
Circostanze di produzione
Su consiglio dei famigliari
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 1
Fotografie
Tempo della scrittura
2003
Estremi cronologici
1939 -1944
Provenienza geografica
Roma
Informazioni bibliografiche dei testi presenti in sede
In: https://www.idiariraccontano.org/autore/biagioni-aldo/
Soggetti
Parole chiave
Eventi straordinari
Personaggi straordinari
Luoghi del racconto
Anno
2012
Collocazione
MG/12