Abstract
Due giovani toscani, arruolati nel 1913 e inviati sul fronte trentino nella Prima guerra mondiale, tengono un legame famigliare molto saldo attraverso la scrittura di lettere alla sorella Zelmira, che risponde con affetto a entrambi dando loro continue notizie di casa. Come passaggio di un testimone Emilio scrive alla sorella fino al 1915, comunicando il suo trasferimento in Libia, mentre Giacinto dal giugno 1916 fino al 1918 scrive puntuali resoconti dalle zone di guerra, compresa l'Albania, senza mai parlare della vita militare. Emergono le varie vicende famigliari, con al centro la morte del padre e l'ansia per la madre sola rimasta con il figlio piccolo. Le preoccupazioni si allargano alle notizie di un altro fratello, rimasto ferito in un combattimento. La rassicurazione che va tutto bene e che si è in ottima salute, è un tratto distintivo nella scrittura dei due fratelli. L'epilogo però è infausto per entrambi e nessuno dei due farà ritorno.
Consistenza
pp. 32
Circostanze di produzione
Prima guerra mondiale
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Originale autografo: 1
Formato Digitale: 1
Tempo della scrittura
1913 -1918
Estremi cronologici
1913 -1918
Provenienza geografica
Siena/provincia
Informazioni bibliografiche dei testi presenti in sede
In: "La prima guerra mondiale in Italia - le voci - Cronache dal fronte 1915"/Pagliai Emilio - Gruppo Editoriale L'Espresso, maggio 2015, pag. 45,138-139,172-172. In: "La prima guerra mondiale in Italia - le voci - Cronache dal fronte 1916"/Emilio Pagliai - Gruppo Editoriale L'Espresso, maggio 2015, pag.106.
In: https://espresso.repubblica.it/grandeguerra/index.php?page=autore&id=177
In: https://espresso.repubblica.it/grandeguerra/index.php?page=autore&id=178
Soggetti
Luoghi del racconto
Anno
2012
Collocazione
E/12