Abstract
L'autore, nato nel Valdarno fiorentino nel 1929, è figlio di venditori ambulanti ad ha quattro fratelli, tutti più grandi di lui. La prima parte del testo ricorda gli anni della scuola elementare frequentata a Vaggio; la fine della scuola coincide con l'entrata in guerra dell'Italia e con l'avvio per lui dell'esperienza lavorativa nel settore edilizio. Dopo l'8 settembre 1943 la presa di posizione contro il nazifascismo culmina nella lotta armata: la scelta consapevole della rischiosa vita di sabotatore prima e di ribelle combattente e giustiziere poi raggiunge l'apice con l'occupazione della Casa del Fascio di Figline Valdarno del giugno del 1944 e la partecipazione tra il luglio e l'agosto ai violentissimi scontri contro l'esercito nazista durante il passaggio del fronte in Pratomagno, fino alla Liberazione di Firenze. Il trauma della morte del fratello nell'agosto del 1944, l'assassinio di un comandante e di alcuni compagni, l'odio feroce per le ingiustizie e le atrocità commesse da Repubblichini e tedeschi contro la popolazione ne accecano ed esasperano i sentimenti. Dopo la guerra rivede la giovinetta che ha conosciuto durante un'azione notturna partigiana, si fidanza con lei e la sposa nel 1951 dedicandosi poi con passione alla vita lavorativa nel settore edile.
Tipologia testuale
Memoria
Consistenza
pp. 76
Circostanze di produzione
Per la partecipazione al Premio Pieve
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Formato Digitale: 1
Originale autografo: 1
Tempo della scrittura
2009 -2010
Estremi cronologici
1929 -1950
Provenienza geografica
Firenze/provincia
Informazioni bibliografiche dei testi presenti in sede
In: "La guerra è finita"/Omero Poggesi - in "Primapersona" n. 29, marzo 2015, pag.63. "Nome di battaglia VENDETTA"/Omero Benito Archimede Poggesi (a cura di Brabara Cardeti). Arcidosso (GR): Effigi, 2015
Soggetti
Luoghi del racconto
Anno
2012
Collocazione
MG/12