Abstract
Nata nel 1935 in un paese sulle rive del Brenta l'autrice fa partire i ricordi dall'infanzia, periodo in cui comincia ad apprezzare il teatro e a sviluppare la passione per il canto, che studierà per diventare mezzosoprano. Con la guerra la famiglia sfolla in campagna, un fratello entra in seminario per seguire la propria vocazione religiosa, mentre un altro viene deportato in Germania dopo l'8 settembre 1943. Finite le scuole frequenta l'Università a Padova, dove conosce Giovanni, che diventa suo marito e dal quale avrà due figli. Dopo la laurea insegna in una scuola media, mentre dopo il divorzio viene nominata Preside a Cittadella (PD). Nel corso degli anni soffre molto per la scomparsa di molte persone care, come il fratello sacerdote. La pensione non ferma la sua voglia di vivere, nonostante una malattia poi debellata.
Tipologia testuale
Memoria
Consistenza
99 pp.
Circostanze di produzione
"In solitudine, per un lutto, ho pensato alla mia vita"
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Tempo della scrittura
2011
Estremi cronologici
1930 -2011
Provenienza geografica
Venezia/provincia
Soggetti
Luoghi del racconto
Anno
2012
Collocazione
MP/12