Abstract
Un giovane padre, perito agrario, decide di partire nel 1932 con la famiglia per la Libia, dove molti italiani hanno impiantato aziende agricole. Nel 1940 le strade si riempiono di soldati, Adriano deve rimandare la famiglia in Italia, viene fatto prigioniero. La guerra, con la sconfitta dell'Italia, porta all'indipendenza dello Stato e alla confisca da parte della Libia dei beni degli italiani che sono costretti al rimpatrio. Rientra amareggiato nel 1959 dopo aver perso tutto, portando con sé solo la nostalgia di questa terra.
Tipologia testuale
Memoria
Consistenza
pp. 48
Circostanze di produzione
Per scopi personali
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 5
Formato Digitale: 1
Fotografie
Tempo della scrittura
1967
Estremi cronologici
1910 -1967
Provenienza geografica
Pistoia/provincia
Informazioni bibliografiche dei testi presenti in sede
In: "I 'dimenticati'"/Luigi Scoppola Iacopini. Foligno (PG): Editoriale Umbra, 2015 In: "Fascismo e postfascismo, continuità o rottura?"/Luigi Scoppola Iacopini - in "Rovesci della fortuna"/a cura di Francesca Di Giulio - Federico Cresti. Ariccia (RM): Aracne editrice, 2016 pp. 119-137. In: "Armi e Bagagli"/Adriano Andreotti - in "Primapersona" n.30, marzo 2016, pag.50. In "La vita è un sogno"/Adriano Andreotti - Milano: Il Saggiatore 2016, pag.512. In: "I "dimenticati" gli italiani in Libia"/Luigi Scoppola Iacopini. Canterano (RM): Aracne editrice, 2020
In: https://www.idiariraccontano.org/autore/andreotti-adriano/
Soggetti
Eventi straordinari
Luoghi del racconto
Anno
2013
Premio Pieve
Finalista
Collocazione
MP/13
Sezione
Conc/13