Abstract
Diletto Manzini nasce nel 1850 a Pelago (Fi); si sposa con Urania Toti e ha da lei una figlia. Rimane vedovo e sposa in seconde nozze Albina Biondi. Con lei nel 1889 emigra in Brasile, lasciando la figlia dodicenne alla cognata e al suocero, per diventare coordinatore di un gruppo di 287 coloni destinati ad una grande "fazenda". Dal Sud America scrivono lettere alla piccola Urania, ricche di informazioni sul modo di vivere nei latifondi brasiliani dell'epoca, sulle coltivazioni e risorse del luogo, sui vari commerci possibili e sulle condizioni di tipo economico, sanitario e politico di quel Paese e degli immigrati a fine 800. Non mancano sentimenti di nostalgia per la patria e la figlia, superati dal miraggio del "fare soldi" per poter tornare in Italia in modo decoroso, cosa che non fu possibile per una serie di difficoltà e sfortune dopo un primo periodo felice. Muore dopo circa dieci anni senza tornare in Patria.
Tipologia testuale
Epistolario
Consistenza
pp. 49
Circostanze di produzione
Per scopi personali
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Allegati
Tempo della scrittura
1889 -1899
Estremi cronologici
1889 -1899
Provenienza geografica
Firenze/provincia
Informazioni bibliografiche dei testi presenti in sede
In: https://www.idiariraccontano.org/autore/manzini-diletto/ In: "Lettere dal Brasile"/a cura di Giovanni Sacchi. Il mio libro, 2022
Soggetti
Parole chiave
Luoghi del racconto
Anno
2013
Premio Pieve
Premio speciale della commissione di lettura
Collocazione
E/13
Sezione
Conc/13