Abstract
L'autore, geometra in pensione, racconta le vicende del suo paese natale Papigno (TR) durante la Seconda Guerra Mondiale. Una zona di importanza strategica per le centrali idroelettriche e le industrie chimiche, che dopo il 25 luglio 1943 diventa teatro di scontro tra i tedeschi, impegnati nella requisizione di macchinari e in azioni di sabotaggio, e gli Alleati che bombardano per colpirli e contrastarne la ritirata. Le devastanti incursioni aeree sconvolgono la comunità costretta allo sfollamento. L'autore si rifugia prima in una grotta, poi in una cantina, nei pressi di una galleria ferroviaria dismessa. I bombardamenti si susseguono con ritmo serrato provocando una carneficina, gli impianti e le strutture urbane vengono completamente distrutti. Il 13 giugno 1944 arrivano gli Alleati e con la Liberazione emergono i problemi della ricostruzione e riorganizzazione del tessuto sociale lacerato dalla guerra.
Tipologia testuale
Memoria
Consistenza
pp. 47
Circostanze di produzione
Su consiglio di amici e/o famigliari
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Tempo della scrittura
2011
Estremi cronologici
1940 -1945
Provenienza geografica
Terni/provincia
Soggetti
Luoghi del racconto
Anno
2013
Collocazione
MG/13
Sezione
Conc/13