Abstract
L'autrice inizia a scrivere il suo diario nel 1948: ha 24 anni, si è sposata da poco con un conte con il quale condivide origini aristocratiche e insieme al quale si trasferisce a vivere nelle colline torinesi, in una villa con uno splendido giardino. Si lascia alle spalle un’infanzia trascorsa a Roma, dove si è laureata in Lettere Classiche, ma soprattutto una giovinezza segnata da incomprensioni familiari, e da una disparità di trattamenti con la sorella. La pace domestica si interrompe con la nascita e morte del primo figlio, al quale ne seguiranno altri sette. Mentre la famiglia pian piano si allarga, però, si evidenziano le prime crepe causate da una forte differenza di carattere fra i due coniugi: il marito, è concentrato principalmente sul lavoro, è spesso assente e poco partecipe della vita familiare, mentre Maria Sofia dimostra di essere una donna con un forte rigore morale e una risoluta personalità. È il punto di riferimento dei figli. Si occupa di loro, aiutata da domestiche e da istitutrici inglesi, degli affari di famiglia, della gestione della casa e delle controversie con i parenti. Il diario accompagna la crescita dei figli, le difficoltà dell’adolescenza, la loro ricerca di identità e le delusioni del matrimonio ma anche la sofferta maturazione di Maria Sofia, donna alla ricerca di un equilibrio tra la realizzazione dei propri interessi e la famiglia.
Tipologia testuale
Diario
Consistenza
pp. 589
Circostanze di produzione
Per la partecipazione al Premio Pieve Saverio Tutino
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Estremi cronologici
1948 -1971
Provenienza geografica
Lucca
Soggetti
Luoghi del racconto
Anno
2013
Premio Pieve
Finalista
Collocazione
DP/13
Sezione
Conc/13