Abstract
Nel 1933, appena ventunenne e prima ancora di essere ordinato sacerdote, il novizio francescano Ruffino Barfucci parte come missionario per la Cina, terra sconvolta dalla guerra civile tra le truppe comuniste di Mao-Tse Tung e quelle nazionaliste di Chiang Kai-Shek, dove le missioni cristiane sono spesso vittime di violenze. Assieme ad altri confratelli è destinato al convento di Chayenkow, chiamato per la sua ubicazione tra le montagne "la Verna cinese". La quiete del luogo però non è pari a quella del Santuario francescano che sorge in provincia di Arezzo, perché appena due anni prima le truppe comuniste hanno ucciso sette frati. Viene ordinato sacerdote nel 1935 e dirige per venti anni varie missioni, sempre benvoluto dalla popolazione locale. A un certo punto però la situazione per i cristiani in Cina diventa critica con la vittoria di Mao. I comunisti instaurano un regime di terrore: distruzione e confisca dei beni dei conventi, processi, torture e uccisione dei cristiani. Non resta che la fuga: Ruffino passa ancora cinque anni di vessazioni, oppressioni e spostamenti. Si deve nascondere in una caverna per sottrarsi alla persecuzione, anche se scoperto e catturato non subisce la sorte degli altri prigionieri. Torna in Italia nel 1953.
Tipologia testuale
Memoria
Consistenza
50 p.
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Fotocopia originale: 2
Originale dattiloscritto: 1
Fotografie
Estremi cronologici
1933 -1953
Provenienza geografica
Arezzo/provincia
Informazioni bibliografiche dei testi presenti in sede
In "La vita è un sogno"/Ruffino Barfucci - Milano: Il Saggiatore 2016, pag.167
In: https://www.idiariraccontano.org/autore/barfucci-ruffino/
Soggetti
Eventi straordinari
Luoghi del racconto
Anno
2014
Premio Pieve
Finalista
Collocazione
MP/14
Sezione
Conc/14