Abstract
Nel maggio del 1994 Gaddo è un giovane medico appena tornato in Italia dal Ciad, dove ha prestato servizio per Medici senza Frontiere. A settembre deve iniziare a frequentare un Master a Londra ma si rende disponibile per una nuova missione, breve, che l'organizzazione umanitaria per cui lavora non esita a offrirgli: accetta così un intervento di urgenza in Rwanda, Paese africano in cui è in corso un genocidio. La sua equipe, formata dalla moglie Elena, infermiera, e da Claus, un belga che si occupa di logistica, è inviata a Nyamata, dove nel maggio di quell'anno hanno perso la vita circa 10.000 persone. La città che li accoglie è abitata, domina una calma irreale. In un ospedale improvvisato Gaddo e la sua équipe organizzano un piano per coprire le emergenze mediche e sanitarie, affrontando difficoltà enormi per eseguire gli interventi e gestendo il rapporto con i sopravvissuti, i militari, i rwandesi della diaspora che rientrano in paese.
Tipologia testuale
Memoria
Consistenza
70 p.
Circostanze di produzione
Per dovere di memoria in occasione del XX anniversario della strage in Rwanda
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Tempo della scrittura
2012 -2013
Estremi cronologici
2013 -2014
Provenienza geografica
Firenze
Informazioni bibliografiche dei testi presenti in sede
"Un milione di vite"/Milano: Terre di Mezzo, 2015. In: "Armi e Bagagli"/Gaddo Flego - in "Primapersona" n.30, marzo 2016, pag.105. In: "Armi e Bagagli"/testimonianza di George Gatera (pubblicata in: Gaddo Flego, "Un milione di vite", Terre di Mezzo,Milano 2015) - in "Primapersona" n. 30, marzo 2016, pag. 108.
In: https://www.idiariraccontano.org/autore/flego-gaddo.
In: "Il prodotto dell'odio: origini e caratteri del genocidio ruandese del 1994"/ Emma Livi. tesi di Laurea.
Soggetti
Parole chiave
Eventi straordinari
Luoghi del racconto
Anno
2014
Premio Pieve
Vincitore
Collocazione
MP/14
Sezione
Conc/14