Abstract
L'autore racconta la fuga da Pisa da adolescente assieme ai genitori dopo l'8 settembre 1943. Il padre, questore di Pisa, è di provata fede fascista mentre la madre è più disincantata e lungimirante: due figlie sono sposate e vivono lontane. La destinazione del viaggio in un primo momento non è nota al ragazzino che d'improvviso si trova a Maderno, ad un passo dai quartieri generali della Repubblica di Salò. L'albergo è stato sequestrato dai fascisti per ospitare le famiglie dei gerarchi venuti a creare la Repubblica Sociale ed è dalle stanze di quell'albergo che Ferruccio racconta la storia della sua famiglia, divisa dalla guerra e dalla politica ma ancora unita dall'amore. Racconta le visite all'albergo da parte delle due sorella, Liliana e Maria Grazia. La prima va a trovare la famiglia da Ivrea (TO), dove il marito partecipa alle azioni della X Mas Battaglione Sagittario. La seconda li va a trovare da Lovere (BG) dove assieme al marito comunista aiuta i partigiani nella Resistenza. Il testo descrive inoltre gli ospiti e i loro passatempi. Il giovane Ferruccio impara a usare le armi anche se preferisce suonare la fisarmonica con cui spesso intrattiene gli ospiti, ha le prime esperienze amorose, partecipa a feste e gite, in attesa di un evento risolutivo. Il precipitare della situazione bellica scompagina il gruppo: molti si eclissano partendo in segreto, altri si mimetizzano, altri come il giovane autore inseguono sogni di gloria gettandosi in prima linea in imprese disperate, pronto a morire per la causa in cui crede.
Tipologia testuale
Memoria
Consistenza
249 p.
Circostanze di produzione
"per bisogno di raccontare"
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Allegati
Tempo della scrittura
1991 -2000
Estremi cronologici
1944
Provenienza geografica
Pisa
Soggetti
Parole chiave
Luoghi del racconto
Anno
2014
Collocazione
MG/14
Sezione
Conc/14