Il caleidoscopio della mia vita di novantenne

Abstract

Memoria orale in quindici audiocassette, attraverso le quali l'autrice racconta novant'anni di vita. Nasce nel 1924 a Pola (Croazia) perché il padre è comandante della stazione. Nel 1931 dopo un breve periodo passato a Fiume il trasferimento in Libia, ad Apollonia prima, oggi Marsa Susa e poi a Barce (oggi Al-Marj). Rientra in Italia per continuare gli studi prima in collegio, a Cavenzano di Campolongo al Torre (UD) e poi a Venezia, dove prende il diploma magistrale, mentre il padre torna a lavorare a Firenze e Napoli. Dopo una piccola esperienza di insegnamento trova lavoro all'Intendenza di Finanza. Durante la guerra sono costretti a scappare da Napoli a causa dei numerosi bombardamenti, alla volta di nuovo del Nord Italia. Il 25 luglio piange per la destituzione di Mussolini, per lei simbolo della Patria. Dopo un corso da ausiliaria si arruola come crocerossina e parte con una tradotta di tedeschi. Durante il viaggio il treno subisce un attacco aereo, e in modo avventuroso arriva a Savona, dove lavora come infermiera in ospedale. Qui arriva l'ordine di ritirarsi verso Alessandria e poi Milano, dove finisce l'esperienza di crocerossina. Rimane per lavoro in Lombardia, dove conosce il compagno della sua vita per cinquantacinque anni, che non viene inizialmente accettato dalla famiglia perché separato. Seguono anni di trasferimenti per lavoro. Nel 1957 nasce il figlio, che potrà portare il cognome del padre solo nel 1973, dopo una sentenza di annullamento del matrimonio precedente del padre. Negli anni Novanta inizia a viaggiare, nasce la nipotina, e ricorda la malattia del marito, che muore nel 2003. Tra gli episodi ricordati spicca un incontro a teatro con Gabriele Lavia e quello mancato con Gheddafi. Ha l'hobby del riciclo e parla anche delle numerose mostre ed eventi dei quali è stata protagonista.

Luoghi del racconto