Abstract
Una maestra milanese in pensione decide di scrivere un diario come un "notiziario storico". Sulla base delle notizie dei giornali del regime annota le vicende politiche dell'anteguerra e poi della guerra dell'Italia. Sfidando i controlli tentacolari del regime denuncia le responsabilità di Benito Mussolini e dei gerarchi. Si scaglia, a volte ricorrendo allo strumento delle barzellette, contro l'atteggiamento servile del Duce al cospetto dell'alleato tedesco e contro la monarchia ridotta a puro ornamento, contro le leggi razziali. Dettaglia le condizioni di vita dei milanesi, terrorizzati dai bombardamenti e ridotti alla fame. Tra la fine del 1943 e l'inizio del 1944 le cronache subiscono una brusca interruzione, e lo sforzo di riprendere l'attività di scrittura dura solo poche pagine, fino alla brusca interruzione nel luglio. L'avanzata degli alleati è l'unica speranza di ritorno alla vita. Nell'ultima nota accenna alla sua stanchezza e alle condizioni di salute non più ottime.
Tipologia testuale
Diario
Consistenza
569 p.
Circostanze di produzione
"con intento storiografico"
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 1
Dattiloscritto: 1
Originale autografo: 1
Formato Digitale: 1
Tempo della scrittura
1939 -1944
Estremi cronologici
1939 -1944
Provenienza geografica
Pavia/provincia
Informazioni bibliografiche dei testi presenti in sede
In:" Fascism, the war, and structures of feeling in Italy,1943 - 1945 "/ Simonetta Falasca- Zamponi: Oxford University Press, 2023.
Soggetti
Parole chiave
Luoghi del racconto
Anno
2015
Premio Pieve
Finalista
Collocazione
DG/15
Sezione
Conc/15