Abstract
Olga è una ragazza di 16 anni nel 1942, nata a Tripoli in Libia in una famiglia di origine greca. La Libia, colonia italiana che nel 1942 è terreno di conquista delle truppe Alleate in azione nel Nord Africa. La Grecia, che nel 1942 è sotto l'occupazione italiana. Due fattori che determinano la scelta del regime fascista di internare, in Italia, i civili greci residenti sul suolo libico. In 120 vengono destinati al più grande campo di concentramento costruito nella Penisola, quello di Ferramonti di Tarsia in provincia di Cosenza. La reclusione provoca sofferenze, ma Olga riesce a costruirsi una quotidianità apparentemente normale, fatta di amicizie e amori, di giochi e vita familiare. Altrettanto avviene nelle successive località dove viene trasferita con la famiglia, sempre sotto sorveglianza, a Chieti e Guardiagrele in Abruzzo. Fino alla svolta dell'8 settembre 1943, che Olga accoglie con tripudio. Come per tutta l'Italia, la vera libertà arriverà molto tempo dopo, non prima di aver vissuto i bombardamenti alleati, e lo sfollamento verso le montagne abruzzesi.
Tipologia testuale
Diario
Consistenza
40 p.
Circostanze di produzione
Per raccontare la sua vita da quando vennero fatti prigionieri
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Allegati
Tempo della scrittura
1942 -1943
Estremi cronologici
1942 -1943
Provenienza geografica
Roma
Soggetti
Eventi straordinari
Personaggi straordinari
Luoghi del racconto
Collocazione
DG/17
Sezione
Conc/17