Abstract
E' il 9 luglio 1944 quando tedeschi e alleati combattono per strapparsi fazzoletti di campagna e boscaglia. Pietro si trova nei pressi di Piazza Gianni, non distante da Civitella in Val di Chiana, comune in provincia di Arezzo dove pochi giorni prima i nazisti hanno massacrato per rappresaglia 244 civili. E' con suo padre Aldo che si affanna a cercare un po' di cibo per la famiglia sfollata. Pietro deve controllare se arrivano i tedeschi: ad un certo punto ne scorge quattro che vengono giù correndo velocemente ma non fa in tempo ad avvertirlo che questi lo catturano e portano via insieme ad altri tre uomini. Quello che avviene dopo resterà sempre un ipotesi: Aldo è morto e Pietro carica dolore sul dolore perché si porterà sempre dietro il magone di non essere stato capace nel compito assegnato. Finita la guerra deve sopportare il lutto della perdita di una sorellina. Per lui poi si aprono le porte del collegio, e nuove sofferenze causate dall'educazione rigida impartita dalle suore e dalla lontananza dagli affetti familiari.
Tipologia testuale
Memoria
Consistenza
31 p.
Circostanze di produzione
"Ho scritto il diario della mia vita, questo è il primo capitolo"
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Fotocopia originale: 2
Originale autografo: 1
Formato Digitale: 1
Estremi cronologici
1935 -1947
Provenienza geografica
Arezzo/provincia
Soggetti
Parole chiave
Luoghi del racconto
Anno
2017
Premio Pieve
Finalista
Collocazione
MP/17
Sezione
Conc/17