Abstract
Due diari separati, nei quali l'autore racconta il suo punto di vista di bambino sulla vita e poi sulla guerra in Italia, precisamente a Siena, tra il 1942 e il 1945. Il primo viene scritto da Giuseppe quando è ancora molto piccolo, per spirito di emulazione del giornalino di Gian Burrasca, e raccoglie la narrazione di una breve sequenza di marachelle e aneddoti di vita scolastica e familiare. Il secondo diario, ricavato da un'agenda in parte scritta dalla madre, presenta in parte gli stessi contenuti, ma piano piano il racconto della guerra e di un territorio da poco liberato si insinua anche involontariamente nei suoi resoconti poiché ha la mania di cercare e procurarsi proiettili e armi disseminate dalle truppe in ritirata e avanzata. Racconta la fine della guerra in Europa, la pace annunciata dalle campane a festa è descritta in una pagina del maggio 1945.
Tipologia testuale
Diario
Consistenza
65 p.
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Tempo della scrittura
1942 -1945
Estremi cronologici
1942 -1945
Provenienza geografica
Siena
Soggetti
Parole chiave
Luoghi del racconto
Anno
2018
Premio Pieve
Partecipante
Collocazione
DG/18
Sezione
Conc/2018