Abstract
Raccolta di lettere scritte da un soldato del reparto guastatori tra l'aprile e il dicembre 1942, nelle quali l'autore racconta la vita militare di tutti i giorni trascorsa in varie caserme sparse in tutta Italia, paese in guerra. Dalla corrispondenza emergono i profondi legami familiari con il padre e il fratello, l'attaccamento accresciuto dalla perdita della madre, oltre alla cronaca della vita prevalentemente noiosa della caserma, animata solamente da qualche relazione amorosa e da piccoli riconoscimenti personali ricevuti dall'ambiente militare. Le lettere acquistano un valore emotivo e una valenza storica a ridosso dell'episodio che conduce alla morte dell'autore: la partenza per la Tunisia, da Palermo, avvenuta sulla nave mercantile Aventino affondata dagli alleati nel canale di Sicilia il 2 dicembre 1942. Le ultime missive spedite da Carlo sono piene di presagi e di dichiarazioni rivolte ai familiari, ai quali l'autore rivolge parole che acquistano il significato di testamento in vita. Le lettere sono state riordinate e contestualizzate tra il 2015 e il 2017 dal nipote omonimo.
Tipologia testuale
Epistolario
Consistenza
129 p.
Circostanze di produzione
Iniziativa personale
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Tempo della scrittura
2015 -2017
Estremi cronologici
1942
Provenienza geografica
Torino
Soggetti
Parole chiave
Eventi straordinari
Luoghi del racconto
Anno
2018
Premio Pieve
Partecipante
Collocazione
E/18
Sezione
Conc/2018