Abstract
Diario di guerra e di prigionia del caporalmaggiore Carlo Petazzi, soldato del Regio Esercito durante la Prima Guerra Mondiale, coinvolto nella battaglia di Caporetto, fatto prigioniero a Monte Maggiore il 26 ottobre 1917, deportato in Germania e detenuto nei campi di prigionia di Augsburg e Lechfeld fino al dicembre 1918. Racconta quasi a caldo la disfatta di Caporetto che vive da alcuni dei luoghi chiave della battaglia, ricordando i fatti e l'atmosfera di quelle ore, il senso di spaesamento, la confusione che attraversa la truppa e i comandi, fino alla presa di coscienza della gravità della situazione, l'arrivo del nemico, la resa. Dopo la cattura comincia il calvario della prigionia, con il trasporto nei campi di detenzione tedeschi e la quotidianità fatta di freddo, denutrizione, nostalgia di casa e strategie di sopravvivenza. Racconta tutto con cadenza quasi quotidiana a partire dal novembre 1917 tenendo un diario scritto in forma di lettere non spedite alla moglie Tina, nelle quali si rivolge spesso con slanci di affetto a lei e ai due figli che ha lasciato a casa. La monotonia del racconto delle giornate è spezzata solo dal racconto delle dinamiche relazionali all'interno del campo, tra ex commiltoni, dalle notizie sul quadro bellico europeo che trapelano fino alle baracche, dall'arrivo dei pacchi alimentari dall'Italia. Dal novembre 2018, dopo l'armistizio, l'attesa del rientro a casa che arriva solo a dicembre inoltrato.
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Memoria
Consistenza
185 p.
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Allegati
Tempo della scrittura
1917 -1918
Estremi cronologici
1917 -1918
Provenienza geografica
Milano
Soggetti
Parole chiave
Eventi straordinari
Luoghi del racconto
Anno
2018
Premio Pieve
Partecipante
Collocazione
DG/18
Sezione
Conc/2018