Abstract
L'autore, già in servizio all'Arma dei Carabinieri, scrive all'amata moglie Amelia da Firenze, dove sta facendo un corso per sottufficiale. Lei vive a Mantova con la figlia Carmelina ed è in attesa del secondo figlio, cosicché Paolino cerca di fargli sentire la propria presenza con lettere che scrive tutti i giorni. Riesce ad avere una piccola licenza prima del lieto evento ma riguardo alla nascita, cui lui vorrebbe assistere, il piccolo Giovani arriverà pochi giorni prima di questa. A novembre parte per la Russia e da lì il 12 dicembre scrive una lunga lettera alla moglie dicendole che sta molto bene, che è ingrassato, e le fa mille raccomandazioni, con gli auguri di Natale. Alla fine del testo le lettere del Ministero della Difesa in cui viene dichiarato disperso in quello che poi è stata la ritirata dal Don, da ricerche effettuate in seguito, dopo la cattura da parte delle FF.AA russe nel dicembre 1942, dopo un periodo di internamento in un campo dell'Uzbekistan, dove è deceduto. Viene sepolto in una fossa comune.
Tipologia testuale
Epistolario
Consistenza
95 p.
Circostanze di produzione
Motivi personali
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 1
Formato Digitale: 1
Allegati
Tempo della scrittura
1939 -1942
Estremi cronologici
1939 -1942
Provenienza geografica
Caltanissetta/provincia
Soggetti
Parole chiave
Luoghi del racconto
Anno
2018
Premio Pieve
Partecipante
Collocazione
E/18
Sezione
Conc/2018