Abstract
Un uomo, nato in una famiglia contadina dell'Appennino Tosco-Romagnolo ai primi del Novecento, racconta la sua vita dall'infanzia alla fine del secondo conflitto mondiale. Figlio di un soldato della Grande Guerra, frequenta la scuola elementare e si dedica alle occupazioni agricole, contribuendo così fin da piccolo al sostentamento della famiglia. A circa trent'anni riprende gli studi, completa il percorso superiore e ottiene un posto da segretario comunale nel suo paese natale, Casteldelci (RN). Nel frattempo, la Seconda guerra mondiale allunga le sue ombre fino alla provincia più remota e dall’armistizio dell’8 settembre 1943 il territorio castellano diventa campo di battaglia per fascisti e antifascisti, subendo la ferocia di due eccidi e numerosi episodi di violenza. La liberazione nel settembre del 1944 e l'arrivo degli alleati segna la fine della guerra e l'inizio della transizione verso una nuova forma di governo, che porta entro l'anno all'elezione del sindaco.
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Consistenza
79 p.
Circostanze di produzione
Motivi personali
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Tempo della scrittura
Inizio presunto: 1990-1999
Fine presunta: 1990-1999
Estremi cronologici
Inzio: 1909
Fine presunta: 1944-1945
Provenienza geografica
Rimini/provincia
Soggetti
Parole chiave
Eventi straordinari
Luoghi del racconto
Anno
2019
Premio Pieve
Finalista
Collocazione
MP/19
Sezione
Conc/2019