Nulla è come credevo - Dormi che è tardi

Abstract

Un'insegnante milanese universitaria di letteratura tedesca a Macerata, poi alla Ca' Foscari di Venezia, scrive da sempre un diario che invia in due stralci, uno che copre dal 1980 al 1984 e uno dal 1996 al 2012 in cui racconta la sua vita di intellettuale, le sue conoscenze, la relazione con un collega più maturo, l'ansia per le sue scritture di romanzi e saggi, le mini-vacanze con il marito e le frequentazioni in Francia, Germania e Russia, il suo amore per i gatti.

Luoghi del racconto