Una curva alle spalle del tempo

Abstract

Un artista di fama internazionale racconta i suoi quasi novant'anni in un'autobiografia. Nato a Palermo nei primi anni Venti, si sposta in diverse città per seguire il padre nel suo lavoro di ingegnere e ufficiale dell'esercito. Poco prima della Seconda guerra mondiale è a Roma, dove studia, si dedica al tennis e frequenta le avanguardie artistiche della Capitale. Il conflitto irrompe nella vita del giovane, che sceglie l'arruolamento volontario ma viene ostacolato dal padre e quando la famiglia si sposta al Nord supporta la Resistenza. Nel dopoguerra si interessa di politica e opera all'interno del PCI, ma disapprova le ingerenze del partito in campo artistico e presto cessa la sua iscrizione a esso. Si trasferisce a Venezia, dove studia all'Accademia di Belle Arti, poi a Torino - per amore di una ragazza che diventerà sua moglie e sarà al suo fianco per tutta la vita - e poi ancora a Milano. Dopo un periodo di difficoltà, l'uomo inizia a lavorare come insegnante e può così garantire una stabilità economica alla famiglia. Il suo percorso artistico, che prende avvio con la pittura e si indirizza alla scultura negli anni Sessanta, prosegue in un clima fervente di idee e iniziative e gli riserva soddisfazioni e riconoscimenti. Le amicizie con artisti contemporanei lo portano al confronto e all'esplorazione e vive esperienze sia in Italia sia all'estero, in particolare in Germania e negli Stati Uniti, dove trascorre alcuni mesi. Tra i protagonisti di Fiumara d'Arte, dalla metropoli al piccolo paese lascia ovunque un segno artistico indelebile al suo passaggio.

Informazioni bibliografiche dei testi presenti in sede

In: "Se verrà la guerra chi ci salverà?"/Patrizia Gabrielli. Bologna: Il Mulino, 2021

Luoghi del racconto