Abstract
Firenze, 31 luglio 1944. Le truppe alleate avanzano lentamente. Mancano una manciata di giorni alla Liberazione della città dall’occupazione nazifascista. Le bombe hanno preceduto l’arrivo delle camionette e le sofferenze hanno accompagnato a lungo i festeggiamenti. Tealdo era lì, a lottare per sopravvivere insieme a centinaia di migliaia di fiorentini e sfollati, arrivati sulle sponde dell’Arno nella speranza, risultata poi vana, che i signori della guerra rispettassero la città d’arte. Guarda con apprensione al destino del patrimonio artistico fiorentino: impiegato della Soprintendenza, reduce della Grande Guerra, ha già un’idea precisa dei danni che le artiglierie e le razzie dell’uomo possono provocare, quando il 4 agosto inizia ad annotare gli scempi eseguiti dai tedeschi in ritirata. Il diario di Tealdi accompagna con ritmo serrato e quotidiano gli avvenimenti dei giorni successivi, alternando cronache minuziose degli scontri in città con acute riflessioni sugli scenari futuri, nazionali e internazionali: intravede il bisogno di un accordo tra DC e PCI per convogliare le aspirazioni popolari.
Tipologia testuale
Diario
Consistenza
74 p
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Tempo della scrittura
1944 -1945
Estremi cronologici
1944 -1945
Provenienza geografica
Firenze
Soggetti
Parole chiave
Anno
2021
Premio Pieve
Finalista
Collocazione
DG/21
Sezione
Conc/2021