Abstract
Durante la Grande Guerra un giovane friulano, padre di un bimbo e con un figlio in arrivo, è chiamato alle armi e prima della partenza ripercorre la propria vita, segnata da grandi sofferenze fin dall'infanzia. Nato in una famiglia povera, dopo il conseguimento della licenza elementare non ha la possibilità di proseguire gli studi ed è già per lui tempo di contribuire al sostentamento familiare. Un uomo offre ai genitori una somma di denaro per portare il bambino a lavorare in Germania: è la prima di una serie di migrazioni stagionali che scandiscono i suoi anni dell’adolescenza e della maturità. Lavori durissimi, condizioni di vita al limite della sopravvivenza e violenze subite soprattutto in giovane età caratterizzano la sua esperienza, ma lui resiste e gioisce di poter inviare a casa il poco denaro che guadagna e di aiutare così la famiglia, sempre più in difficoltà, segnata da lutti e malanni oltre che dai problemi economici. La perdita della madre - morta dopo una lunga malattia - è un colpo durissimo, così come il ricovero in manicomio del padre, sfinito nel corpo e nella mente, affetto da tempo da disturbi psichiatrici. Il matrimonio e la paternità sono per lui fonte di gioia ed è col cuore straziato che lascia moglie e figlio per andare sotto le armi, con la speranza di poter ritornare.
Tipologia testuale
Autobiografia
Consistenza
37 p.
Circostanze di produzione
Motivi personali
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Allegati
Tempo della scrittura
1916 -1916
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1883-1889
Fine: 1916
Provenienza geografica
Udine
Informazioni bibliografiche dei testi presenti in sede
"Un povero deve soffocare l’amore. Memoria di un’infanzia sfruttata"/Ado Clocchiatti. Milano: Terre di Mezzo, 2023.
Soggetti
Parole chiave
Personaggi straordinari
Luoghi del racconto
Anno
2022
Premio Pieve
Vincitore
Collocazione
MP/22
Sezione
Conc/2022