Abstract
Alle soglie degli ottant'anni, una donna decide di raccontare la propria vita. Nata sul finire degli anni Venti a Bari in una famiglia facoltosa, trascorre l'infanzia tra la palazzina familiare nel borgo murattiano e la villa di campagna a Molfetta. Dopo un periodo felice vissuto a Trani, dove frequenta il ginnasio, il lavoro del padre e l’incombere della Seconda guerra mondiale richiedono continui spostamenti e la famiglia si trasferisce prima a Milano, poi a Torino - lasciata per sfuggire ai bombardamenti - e infine a Firenze, dove i pericoli non sono da meno fino al passaggio del fronte.
Finita la guerra si iscrive all’università e si laurea con Gaetano Salvemini mentre segue i genitori nell’ennesimo trasloco, a Roma, che diventerà la sua città per il resto della vita. Ma è a Napoli che trova l’amore: presso l’Istituto Croce frequenta il corso di studi storici di Federico Chabod e tra i banchi conosce un avvocato napoletano, che sposa e dal quale avrà una figlia. Vince il concorso e percorre una brillante carriera come archivista di Stato, viaggia per lavoro e conoscenza in tutto il mondo, si misura con i pregiudizi del suo ambiente nei confronti di una donna in carriera e con i sacrifici estremi di ogni madre per portare avanti la cura dei figli e la professione. Affronta il dolore per la malattia e la prematura scomparsa del marito, infine scrive per se stessa e per i nipoti la sua storia per preservare i ricordi di quelle “cose che non ci sono più” che potrebbero andare disperse per sempre, se non venissero tramandate
Tipologia testuale
Memoria
Consistenza
182 p.
Circostanze di produzione
Motivi personali
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Tempo della scrittura
2007 -2007
Estremi cronologici
1928 -1999
Provenienza geografica
Bari
Soggetti
Parole chiave
Eventi straordinari
Personaggi straordinari
Luoghi del racconto
Anno
2022
Premio Pieve
Finalista
Collocazione
MP/22
Sezione
Conc/2022