Sotto forma di diario, l'autrice ricorda la sua infanzia in una casa particolarmente bella e la sua giovinezza a scuola e all'università. Racconta soprattutto dei suoi numerosi parenti e del rapporto fra loro non sempre idilliaco.
Quando lei ha quattro anni la madre si sposa con un uomo che ha gia tre figli. Fin da giovanissima è costretta a lavorare in fabbrica per aiutare la famiglia numerosa. Segue il matrimonio, la nascita di due figlie e un'esistenza tranquilla ma percorsa dall'affannosa quanto inutile ricerca del padre naturale. La depressione che le deriva dalle aspettative deluse la porterà dall'analista che le restituirà equilibrio e interesse per la vita.
Un pensionato fiorentino fonde i ricordi del suo passato con gli eventi e le trasformazioni della sua amata città: dalla Liberazione nel 1944, fino all'alluvione del 1966 e ai più recenti fatti di cronaca. In più, racconta un viaggio in treno da piccolo e la trasformazione della linea ferroviaria faentina.
In dialetto fiorentino l'autrice ricorda l'alluvione di Firenze. Ancora bambina vede l'acqua che continua a salire e a sommergere il loro negozio e la casa.
Un uomo ripercorre la sua vita a partire dall'infanzia, ricordando sia i momenti belli sia le difficoltà che ha dovuto affrontare fin da piccolo. Le questioni familiari e lavorative, l'impegno politico, le relazioni personali e il percorso su se stesso sono i temi principali della sua narrazione.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1943-1945
Fine presunta: 2013-2019