Come la gente più umile visse la guerra di liberazione in Arezzo: frammenti di storia locale, intramezzati da notizie scarne ma efficaci sui grandi avvenimenti della guerra in Italia e sul fronte russo, e la maturazione di un adolescente, accellerata dall'esperienza bellica.
Mescolando diario a memorie scritte più tardi, l'Autrice rievoca con gli occhi di allora gli anni di guerra fra il 1940 e il 1943: la sfortunata storia d'amore con un ufficiale tedesco, in Sicilia, la morte della madre e il trasferimento sul Lago Maggiore.
Diari tenuti per settanta anni da un colto albergatore fiorentino che, reduce della Grande guerra, aveva subito il fascino di Mussolini e, nel 1940, parte volontario per l'Africa Orientale, dove finirà prigioniero degli inglesi. A cinquant'anni, il ritorno alla vita civile: gli alberghi da lui diretti, l'acquisto della casa, l'alluvione di Firenze, le gioie e i lutti famigliari. Infine, la degenza presso una casa di riposo.
Estremi cronologici
1915
-1984
Tempo della scrittura
1915
-1984
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Memoria
zibaldone
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 4
Fotografie